Scritto da © luccardin - Lun, 24/04/2017 - 21:51
Come potrei sollevare lo sguardo
dove di te le assenze mi parlano
i luoghi comuni sono vuoti silenzi
oggi che l’angoscia è nel cuore
radica agitazioni
è l’impotenza del dubbio
sotto il peso del destino
che mi porta via le speranze
dovrei abbattere il tempo
la sua misura
piegare il dolore
al degno sorriso della vita
tornare in fede e amore
guardare il domani
nel solco continuo del fiume
e affidargli le lacrime
perché giungano al mare
e ritornare al cielo
dove la solitudine
è luce di stelle immerse nel cuore.
Come potrei sollevare lo sguardo
dove di te le assenze mi parlano
i luoghi comuni sono vuoti silenzi
oggi che l’angoscia è nel cuore
radica agitazioni
è l’impotenza del dubbio
sotto il peso del destino
che mi porta via le speranze
dovrei abbattere il tempo
la sua misura
piegare il dolore
al degno sorriso della vita
tornare in fede e amore
guardare il domani
nel solco continuo del fiume
e affidargli le lacrime
perché giungano al mare
e ritornare al cielo
dove la solitudine
è luce di stelle immerse nel cuore.
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