Scritto da © luccardin - Lun, 12/03/2018 - 12:51
Non basterà l’alba a schiarire la notte
neanche il pensiero nei passi malandati delle ore
Siamo onde di mare che non ritornano più
parole rimaste in soffitta a maturare l’addio.
Com’è puntuale la morte a raccogliere di noi
i piccoli affetti che legano nei respiri la vita
breve o lunga che tu sia mio respiro non basti mai
per correggere il destino che mal sorride
e di passione m’accompagna nel delirio di chiamare chi non è più .
Ricordi estremi avvolti di malinconia
quel vuoto che raccoglie la pioggia andata degli anni
negli sguardi sbiancati dai ricordi.
Nessuno può sapere o illudersi di comprendere il dolore
neanche io immaginavo la sofferenza
quel canto lento che avvolge l’anima
come un cero che brucia e cerca di far luce
tra le ombre più del sole
mentre il freddo discende in noi.
Senza luce o fiaccole andiamo in cerca del mistero
nel buio nessuno conosce il palazzo della morte
né la sua strada dove appassiscono le rose .
Senza un bacio
gli amori non vanno via
dalla realtà che rapisce il tempo
sulla fermata del sogno.
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