Parole

Non possiedo alcuna capacità percettiva dell'estetica, intesa in senso prettamente artistico. Se non credi alle mie parole, il tuo sguardo critico dovrebbe osservare il bucato non appena l’ho steso ad asciugare al sole. Nessuna alchimia cromatica, nessun accostamento che mostri la mia eleganza, ma solo grumi di tessuto posati alla rinfusa sui fili, appesi accartocciati, disordinati. Tuttavia, indosso abiti raffinati, adoro apparire impeccabile ed estremamente affettato, senza alcuna aura di artificiosità. Sono leggero come i tuoi capelli quando mi sfiorano il viso. Nonostante non abbia abilità che mi consentano di celebrare attraverso l’arte i miei sentimenti, non posso certo affermare di non percepire la tua esplosiva bellezza. Non sono insensibile alla luminosità delle tue parole, all’incedere, goffo, dei tuoi passi, alla scivolosità delle tue labbra, alla nobiltà con cui le tue mani avvolgono forchetta e coltello. La bellezza non si sovrappone alla perfezione, anche se il tuo alito sovrapposto al mio crea un incastro perfetto. Mi diverto a sporcare le mie scarpe, lucide, nel fango dei nostri abbracci, come un bambino che gioca con i lombrichi nelle pozzanghere. Sei bella. Le mie dita scivoleranno sul tuo profilo sino a quando non interromperai il filo che, teso tra le tue dita, dirige il mio cuore al tuo. Sino a quando non crederai più alle mie parole.