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Paul Valéry - Il cimitero marino, I-II - Legge Ezio falcomer

 
 
 
(da www.accademiadeisensi.podomatic.com )

 

 

Questo tetto tranquillo, ove colombe
camminano, tra i pini
palpita tra le tombe;
giusto, il meriggio un mare
gli compone di fiamma,
il mare eterno e sempre a sé rinato.
Dopo un pensiero, o premio
posar lo sguardo alla divina calma!

Che puro gioco di lampi sottili
consuma ogni dimanate
d'impalpabile schiuma,
e quanta pace che sia nata sembra;
quando sopra l'abisso un sole posa,
opere schiette d'una causa eterna,
scintilla il tempo e il sogno è conoscenza.

(Da A.R. Guerriero, N. Palmieri, E. Lugarini (a cura di), "Prisma

letterario", 3B, Firenze, La Nuova Italia, 2000, p. 50)

 

Testo originale

Ce toit tranquille, où marchent des colombes,
Entre les pins palpite, entre les tombes ;
Midi le juste y compose de feux
La mer, la mer, toujours recommencée
Ô récompense après une pensée
Qu’un long regard sur le calme des dieux !

Quel pur travail de fins éclairs consume
Maint diamant d’imperceptible écume,
Et quelle paix semble se concevoir !
Quand sur l’abîme un soleil se repose,
Ouvrages purs d’une éternelle cause,
Le Temps scintille et le Songe est savoir.

(da http://fr.wikisource.org/wiki/Le_Cimeti%C3%A8re_marin )

 

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