Scritto da © selly - Mar, 19/02/2013 - 10:44
Nell'inconcludenza del buio
(che poi, sempre, diviene luce)
dimentico le ombre che il sole mostra
(che poi, sempre, diviene luce)
dimentico le ombre che il sole mostra
Mentre sprofondo la testa al cuscino,
non mi viene nemmeno uno dei nomi
che prende la terra quando cerca conforto
Inutilmente l'orizzonte si fa confine agli occhi
che rincorrono la linea di sopravvento al sonno
Perché più ci si avvicina
più l'inafferrabile fa bella mostra di sé scappando
Non rimane, allora
che fare appello all'intimo coraggio
Quello che si delega alle gambe
quando la paura insegue facendo sgambetto
e, aprendo la porta al sogno,
pestare il viaggio silenzioso che coglie d'improvviso
Ed è risveglio
quando una carezza
di primo mattino si fa mano
di primo mattino si fa mano
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