Scritto da © Mnemosyne - Gio, 28/06/2012 - 13:10
Le ossa hanno penzolato dalla carne,
strani ninnoli di vite interrotte.
Si urtavano come acchiappasogni nel vento,
quando il vento non c’era
e neppure la pioggia a lavare dal sangue.
I buchi neri lampeggiano in certe giornate
senza inizio né fine, nell’abisso che sappiamo.
Eppure mai ho lasciato, mai lascio,
la presa di questo abbraccio infinito,
unico appiglio a ciò che per me significa vita.
»
- Blog di Mnemosyne
- 857 letture