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I rami dell'errore

Avrei voluto parlargliene:
Da tempi immacolati
con la selce della mente
si trafiggeva le carni.

Era all'altro capo, apparteneva alla sua gente
sapevo che vi avrebbe sempre appartenuto
l'avevo visto con gli stessi occhi.

D'istinto:
Possedeva il pianto delle gote
i seni acerbi; l'embrione
un mare verde di foglie, i rami dell'errore

Distintamente anch'io fino a  computarle
i nodi alle ginocchia

Non ci saremmo mai trovati:
non ne avremmo mai parlato
lei a spezzarsi dentro
continuando azzurra le genuflessioni al dolore delle iniziazioni
io, d'altro canto
ad aspettare i miei, di tempi

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