Scritto da © taglioavvenuto - Sab, 16/01/2016 - 01:14
No al vento. Al suo grido
ci siam sparsi nell'aria
del mattino.
Era Spagna. Ancora
giù in basso, a seguire
il colpo dello stomaco
i tetti delle primizie già
grigie i quali mi chiedono
se l'Africa siano le vaste righe
di fondo sottomarine
oppure lo sperone ondulante
che s'avvicina imperioso
o un errore immaginario
coperto dal verde.
Il tratto iniziale d'ovatta piena
finalmente interessante, m'aiuta
a divagare in corridoio
al seguito di un fondo.
Estraneo all'oblò, innocuo
mi ritrovo tra le dita qualcosa
che porto automaticamente
alle labbra in un vuoto
pneumatico, senza di nuovo
sapermi decidere cosa mai
tra provocazione e concreto
significhi intercontinentale
viaggiare o le ore, o un biglietto.
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