Scritto da © Andrea Occhi - Ven, 14/10/2011 - 07:55
Caduto nella tua rete. Invischiato nella tua tessitura. Rapida mi raggiungi come pattinatrice sul ghiaccio. Nuda virago affamata, con zampe di Aracne. Abili e voluttuosi gesti mi avvolgono con la seta che estrudi dalle tue fessure, mortali filiere. Gonfio i polmoni prima che il tuo appiccicoso abbraccio mi serri impedendo ogni movimento. Abbozzolato. In trasparenza vedo già i tuoi enzimi colare dalla tua bocca, miscelati al veleno che mi paralizzerà. Espiro, la trappola si allenta. Incredula, immobile, osservi la mia fuga. Non avrei mai immaginato che una tecnica letta sul manuale delle Giovani Marmotte, da bambino, mi sarebbe risultata utile da adulto, per preservare la mia virginale purezza!
NOTA
Il termine "abbozzolato" non esiste.
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