blog di Alessio Carlini

Il vento caldo è solo un ricordo,
come l'angelo che sussurrò l'eterno all'orecchio,
mentre volge, l'amata mia stagione e guardo,
solo, nella mia solitudine decisa e pretesa,
mentre l'ombra si fa fresca;
ricami d'agosto.

La poesia è del mare,

ed è in sè che la porta, la cura,

affidandola ai suoi umori tutti,

mentre sui piedi sbatte appena appena l'ombra,

quel tanto che basta,

ogni volta per rinascere nella sua avventura,

nel suo suono, il suono che tocca le idee,

sciogliendo le avidità del ghiaccio,

Chiamala armonia,

questa danza del corpo che seduce l'anima;

 

il paradiso conosce le mani della natura,

e tinge d'acqua il labbro e l'occhio,

il pensiero ed il seno eterno.

 

Chiamala armonia questa tua libertà,

lascia che il canto asciughi i tuoi capelli,

Com'è possibile dimenticare che ognuno di noi è,

maestro e portatore di vita,

amante del silenzio che accede alle verità,

motivo e musica della festa per ogni incontro,

originale figura che attraversa l'eterno...

 

Così canto il Mantra della grande sapienza,

Non si respirava con le mani mani al collo,

ricominciare daccapo,

disambigua-mente da capo,

con lo stesso suono in testa,

con gli stessi piedi sulla ghiaia,

selenitico umore;

 

e ancora sassi rotti... sul lastrico,

tasti di marmo freddo in cuore... pazzia, sudore, un grido!

 

Cristalli di luna ,
è il suono che rimbalza nelle mani,
nel bianco,
nel blu,
cristalli di luna.

 

E fermo il tempo,
l'attimo è lungo, misterioso e rigenerante,
cristalli di luna sulle mani,
nel bianco,
nel blu.

Cosa videro i nostri occhi nei giorni dell'ignoto,

mentre si dormiva sui semi della guarigione,

mentre tutto taceva alle verità e alla pace.

 

Il potere sputa l'avidità negli occhi per distruggerci,

per lasciare l'anima cieca e sola,

per dividerci dal cosmo al quale all'unisono apparteniamo;

E ad un tratto mi ricordo che la dolcezza è triste

che la dolcezza allo stesso tempo è gioia

che la dolcezza è natura,

il mistero eterno e vero che mi appartiene

o al quale infinitamente appartengo.

 

Ogni notte è una manciata di stelle che porto alla bocca,

s'alza un vento,