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Poesia

Il giardino che non c'è

ripostiglio
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Strano come,
sembra proprio che:
questa pioggia, questo leggero vento

30-Sottili i fili risplendono in quest'alba di silenzio - Salomè

Ancora scosti tra i fili dei capelli
lo sguardo dai miei occhi sondanti
le carezze non date trafiggono il cuore.
Brandendo nemesi alate
sfiori ciò che resta di magico
creatura di stelle nel calore
il fuoco brucia se stesso.
Agiti la mente arrovellata
solitaria presenza vendicatrice

Dove abitano i mostri

Pasti distratti dalle mense
rubare alle formiche un po' di pane
è reato ambientalista
ma non saper calare un pasto?
Il mio sesso lo vendo per poco
approfittate gente venite a vederlo
non ce n'è di meglio per un soldo bucato
per un amore mal donato

Squarci

Fu la paura.

La paura e... l'intelligenza.

Le uova, le uova che si schiusero nei denti, videro

Cazzo

quante prove. Dal genere, gli uccelli.

I campi di concentramento. Campi, e campi, e campi.

 

C'era l'amore?

Il guardarti mentr'esplodi?

Trovarvi squarci, squarci? Simul.

29-Soliloquio

Si arrossa di desiderio la piccola stanza
strisciano i pensieri di inconfessate smanie
nell'ovvietà di voluttuosi sapori a pelle
intuitive dipendenze si rivelano pulsanti
come stelle in infinito soliloquio nel disequilibrio
vittima della sua stessa complessità dell'essere
ciò che covo in seno

Ricordi nell'estate

 

Stanno, i ricordi collettivi

familiarmente seduti sulle panchine

lungo il muro ombroso della piazza antica

o sotto i lecci del parco della rimembranza.

Anfibio

Periophthalmus chrysospilosos.

Di mare, di giochi

di sos calcareo

profondavi il rimbalzo.

 

Ora gridi d'immoto

di nascosto

Ciao, pà

Non so perché, ma stasera l’ultimo respiro del sole morente
ha sollevato la polvere dei ricordi e fermato la tua immagine.
Laggiù dove l’orizzonte muore e il sogno si chiama speranza
hai sorriso e sciolto la nostalgia che incatena parole al cuore. 
 

un dipinto per la luna

Cosa vedo,
Oltre l'oscurità della notte,
Oltre l`immenso, illuminato cielo
Vedo, io vedo la luna.
 
Luna, amica luna
 
Che splendi per chi ti guarda,
Ma sai anche essere antipatica,
E farmi arrabbiare

La vergine

 
Il Giglio teme
a farsi Rosa.
 
Lo sguardo di lui prende sotto l'ala
la volontà tremante di lei.
 
Nel corpo della vergine, caldo Giglio moribondo,
un arto di cielo e una freccia di mistero

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