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Incrocio

l'ultimo frammento ..

 

è l'ultimo frammento d'una storia
la lunga strada a un tratto s'interrompe
l'ultimo incrocio in vie già esplorate
vedo l'abbraccio fra felici intese

eppure io non posso mai scordare
varchi diversi corsi nel mio tempo
fuori dal mondo che mi vide infante
fra conosciute porte del paese

e quel vaccino della lontananza
l'avevo inoculato in quelle stanze
ove s'udiva il suono del silenzio
le note che facevano sognare

i luoghi amati i campi degli ulivi
e per memoria poi si riscopriva
tra gli scaffali del supermercato
il frutto amato trasformato in oro

ora rimane il sogno del travaglio
scommesse vinte sempre combattute
i viaggi in treno stando in corridoio
sulla valigia rinforzata e colma

di sogni di speranze d'illusioni
quindi il ritorno nel mio luogo caro
ov'è la tomba delle mie radici
il campo per pregare e per pensare

ove il respiro trova la sua pace
e l'aura pensierosa dona tregua
agli affannosi flussi di stagioni
prove diverse presentate in loco

da soddisfare in ore stabilite
questo disegno l'ha voluto il fato
or mi rimane un ultimo tragitto
un viaggio da percorrere in attivo

è del cammino giusta soluzione
per separare motti in connessione

Copyright © Lorenzo 12.6.10 

Ancora

Ho conosciuto il tratturo del tuo tempo. Eppure sto fra le tue braccia, amore.

Aborigenes

Sorriso di avi
soglia alla mia vita
inani mani scavano luce al nulla
linfe ancestrali iniettate
rare fragranze
a bulbi miei
madri sirene equivoche
stupori, canti allevano
nelle psoriasi dei sensi
parche di ebano feticcio
si mutano in ninfe
loro pelle ofidica
irride il tempo evirato
unica vita vivere
irripetibile
a carnosa insegna di fluorescenza
nuvola audace
sfida a gas fatali, apogei
gocce di mio sangue
su filiali sfrontate iridi
pulsioni atroci, tropicali risate
la voglio dereflessa la vita
mito cosmagonico
angolare pietra ungulata
di truci castrazioni
digeriti feti
fotonici incesti galattici
con maestra, virtuosa prostituta
velata di odorose trasparenze
di sandalo.

(estate 2007)

Polvere

Se assisti ad una rappresentazione
che non ti appartiene, se il mondo
non ti somiglia e uccide i tuoi pensieri,
quando lo sconcio attorno a te urla vendetta
e anche fare all’amore è un rito ormai stanco,
allora è il momento di togliere la polvere
da tutto ciò che l’anima teneva accanto
per dare alla tua vita una parvenza vera.
 
Questo è ciò che credi e ti illudi di ottenere
spolverandoti l’anima e la coscienza,
ma il mondo affoga nella polvere
di coscienze sporche pulite malamente.
 

P come Poesia

 Vieni, e ti regalerò la poesia
- disse il bambino alla bambina.
E lei lo guardò con gli occhi spalancati
e immaginò di passargli la mano tra i capelli
e disegnargli col dito il contorno delle labbra.
 
E sentì le parole traboccare
                                  come un canto
                                  come un sortilegio.
 
 
a Ferdinando
 

Una luce

non sarai tu a scagliarla la pietra
che negli anni sfasati
più d’una volta tornasti contrito
a casa anche se non t’accolsero
braccia festose
che ti specchiasti nel fondo più nero
del nero anche se non s’udì
canto di gallo quando
tradisti la vita spinto ad un atto
anticonservativo
che infine piegato
dalla croce una luce
a forma di un angelo fu
a strapparti dall’oscenità
del tuo tempo facendoti espandere
in un’emorragia di versi e di
energia positiva
che nel viola del tramonto
fosti padre e ora nel tempo
declinante sarà forse tua figlia
che ti farà da madre

Corale - Ciao come stai?

stesura finale 
Titolo - Ciao come stai? Io sto bene, tu come stai?

Sottotitolo - La razza umana scomparsa e poi ritrovata

a cura di Francesco Anelli
 

Il disfacente

Il disfacente riprovevole malanno
mi sbaglierei
tra frange di lenzuoli divelti
 
In letto giace la morte intonsa che
non rapina non disface
non muore.
 
Da ponente amorosamente fallace
si accoda la mente scoperta
 
Dì al sapore di queste mani
che tocchi vengono ai pensieri scaduti
nel fosco rimanersi a fogli rimboccati.
Non sa che prendermi di voglia
."coast to coast".
l'espressa modica follia.
Scriverti e ancora
lontano da buio.
 

E sarebbe...!!!

Una vibrazione che sempre mi salva.
La mia musica che vibra e pizzica la pelle sollevandola con un brivido. E non è che così voler innamorarmi. Sarebbe come accogliere dentro di me qualcosa di nuovo. Un filo invisibile che prenda origine da lontano, oltre i miei spazi comuni, da località sconosciute e che riesca lo stesso a raggiungermi. Lascerei che quella melodia lenta pizzichi le mie emozioni più nascoste e pian piano risolga fra le punte delle mie labbra. Ne farei canzone,colonna sonora della vita di due anime destinate a sposarsi. Sarebbe come vivere per la prima volta. Sarebbe come amare per la prima volta...
Sento già che una nota si perpetua nella mente, suona in me quasi familiare. Come se qualcuno me l'avesse già cantata...un angelo?...Un salvatore?...
Questa nota che pian piano si fà sempre più chiara mi culla come quando ascolto la  musica più cara. E' un regalo che non è fatto di immagini, nè di carne, ma ha la forza di attraversare spazi e catapultarti dentro la tua emozione, in quel mondo fatto di solletico brividi palpiti...
..ti senti al sicuro,senti che nessuno può farti del male come se una calda coperta fosse sufficiente a difenderti dalle minacce di una realtà impastata di minacce e violenza.

 

Cose Così [tra le corolle viola]

Appoggio ai muri, nei giorni di bianco, voli bassi appena sopra la linea di fango, la bocca asciutta. 
Quando non c'è più fiato. Seduta su una caduta.
Io di nessuno. Io.
 
Sarei di mosto, tra le corolle viola delle campanule nei giardini assolati. Puntando l'infinito, chicco in attesa di un bacio a grappolo. Fresca in viso, la testa fra i punti di sospensione, appena sfilata la lama.
 
Abbracciami.
 
Manuela
 

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