Antonella Taravella e la sua poesia di “ruggine e miele”
Avere fra le mani questa raccolta è come sentirsi rannicchiati all'interno di una parentesi quadra, sì, perché è proprio questa la prima caratteristica che salta all’occhio sfogliandone le pagine: i titoli dei versi sono tutti racchiusi fra parentesi quadre. Un modo per dire che la poesia è una pausa nello sporco del quotidiano o della propria anima?
Le atmosfere che circondano le poesie della Taravella sono spesso cupe, malinconiche, fredde. La scrittura si perde in lande desolate e nebbiose, prive della presenza fastidiosa degli umani. Le frasi sono una fuga verso gli anfratti del reale, verso un universo che poggia inconsapevole sul pericolo di un’imminente vertigine: “l’ombra mi freme/in collassi di nuvole” (p.55).
Il mondo che abita questi versi è spesso “friabile”, sempre in decomposizione, come la lingua che la poetessa utilizza, “screpolata parola”, parti del corpo, “[…]labbra/ sbavano memorie/frantumate d’inverno” (p.20) o ancora “scalfire nelle notti salate/la friabile dentatura” (p.17).
- Blog di Mariella Soldo-Notterrante
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Il piacere dal seno
- Blog di Bruno Amore
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Vita di superficie
l'innocenza
ma mi è mai servita?
Ho perso un po' d'amore
per la strada
e seminato di parole
il rancore
eppure ora amo.
Ho perso risa e gioie
occasioni e saldi
ma ancora vivo e rido.
Vero è che non ho perso
altro che il superfluo.
- Blog di Vanessa Solimando
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Poecanto
- Blog di Bruno Amore
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Arcobaleni
- Blog di Franca Figliolini
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Ritmo notturno
danzano lente ore notturne
sgorbi di nero su bianche lenzuola
parole si inseguono cercando incontri
scrivono la fatica di essere uomo
danzano lente ore notturne
quando l’amore ha ritmi pacati
dolce sorpresa il battito del cuore
vola il pensiero ma lenta è la mano
danzano pigre ore al mattino
occhi ormai stanchi anelano il buio
sprazzi di luce feriscono le ciglia
l’anima affonda nel nirvana del nulla
danzano liete ore nel sogno
vestito a festa partecipo al ballo
accanto a me sprimaccia il cuscino
un vecchio canuto insonne da tempo
- Blog di Franco Pucci
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Lejos
nella notte
saturo di coscienza
nell'attesa di spegnermi
e separarmi da figure parole eventi
si poserebbe
lieve
calda neve
sui tuoi colli addormentati
a tu lado
mi amor.
- Blog di Ezio Falcomer
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Sotto questo cielo blu
come sempre.
La sua mano
copre il mio cuore
come un sorso d’acqua
un sonno ristoratore
o un gatto che fa le fusa.
Scrivo in versi
quasi sempre appollaiato
sul lato oscuro della via.
Ma a volte,
tra le curve ripide
e il pendio, mi trasformo
e scrivo ballate infinite
frasi tra musica e rime.
E da sempre,
mentre scrivo
ascolto canzoni…
Scorrono le dita
sulla tastiera che quante cose
ha scritto per me.
Quante ore dedicate
ai miei lunghi viaggi
al mio girovagare assorto
alle mie voglie più recondite.
Sfogo naturale
…scrivere.
Esorcizzare questo mondo
inutile e ingiusto
che di questi “in”
si potrebbero inondare
questi fogli di parole
e altri panegirici.
Ebbene…
amica mia.
Importante scritto
dirai tu
da questo di fine duemilaquattro
ad un’amica lontano.
Come una mano aperta a salutarti
o un fazzoletto sventolato
o una serie di tempeste
in mari di predicati
oggetti suoi complementi
e soggetti
Da dove cominciare?
Magari che ero un gracile ragazzino
un mattino in una stanzetta.
Una chitarra da suonare
cantandoci sopra qualcosa.
Oppure che lì
trovo un vecchio libro
di canzoni tradotte
testo a fronte
o qualcosa del genere
di un certo Dylan Bob
che se mi giro
da qualche parte qui
magari ritrovo
dietro a qualche fila sovrapposta
- Blog di fabiomartini
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le tue rinunce senza nome
- Blog di greamer
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La bellezza
- Blog di ventodimusica
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