Scritto da © Piero Lo Iacono - Mar, 04/10/2011 - 16:31
Come farò a riconoscerti
Come farò a riconoscerti
quando arriverai?
So discernere i passi che bussano
(ma non le lacrime dalla pioggia).
Ho imparato
a farmi vedere anche dai ciechi.
Andare là
»
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Scritto da © luccardin - Mar, 04/10/2011 - 15:12
le sembianze della morte
Cambia il suo volto
la morte
ma non potrai
mai conoscere
le sue sembianze.
Se non baci
il freddo volto
dell'amata.
Quando tra le mani
hai il coraggio di vedere
che non è lei
l'amata
»
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Scritto da © Silvia De Angelis - Mar, 04/10/2011 - 14:09
Amicizie finite
s'intraprende stupore
negli scorci di vedute affini
modellate nell'architettura
di lagune trasparenti
ritmano flussi
nei sentori di salsedine sfumata
nella bruma d'incanti e turbamenti
riflettono rumori d'aggettivi quotidiani
diluiti nella sagoma di tempie
corrose poi nel tempo
negli scorci di vedute affini
modellate nell'architettura
di lagune trasparenti
ritmano flussi
nei sentori di salsedine sfumata
nella bruma d'incanti e turbamenti
riflettono rumori d'aggettivi quotidiani
diluiti nella sagoma di tempie
corrose poi nel tempo
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Scritto da © Manuela Verbasi - Mar, 04/10/2011 - 09:28
Zompapereta
Avvizzita con la piega a bigodini
couperose rotolante fra i sassi
s
c
e
s
a
dal punto scomodo
della cima nel tuo zero
culo flaccido
»
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Scritto da © Gilbert Paraschiva - Mar, 04/10/2011 - 07:47
Trasporti e immondizia
Se tu abiti a Forcella oppure al Chiatamone
se alloggi a San Giovanni oppure in via Manzoni,
per i nordisti è sempre, la solita canzone:
comunque sia, per loro, siamo solo dei terroni!...
La colpa, in tutto o in parte, è anche del Governo
ché i netturbini nostri non son bene pagati,
se alloggi a San Giovanni oppure in via Manzoni,
per i nordisti è sempre, la solita canzone:
comunque sia, per loro, siamo solo dei terroni!...
La colpa, in tutto o in parte, è anche del Governo
ché i netturbini nostri non son bene pagati,
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Scritto da © Michele Caccamo - Mar, 04/10/2011 - 02:01
ho l'angelo alla schiena
"ho l’angelo alla schiena
come un monumento
un anello
e dalla mia carne
sfoglia veli
fino a traversarmi
liberamente
e io comincio a trovarmi
fra tanti morti
e già raggelo
la fragranza i globuli
pieni di freddo
convertiti
e le mie parole
come un monumento
un anello
e dalla mia carne
sfoglia veli
fino a traversarmi
liberamente
e io comincio a trovarmi
fra tanti morti
e già raggelo
la fragranza i globuli
pieni di freddo
convertiti
e le mie parole
»
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Scritto da © Gabriele Prignano - Mar, 04/10/2011 - 01:53
Amore suicida
Uomo che vedi in me seno e non senno
occhi ciechi di maschio vile e sprezzante
davanti a te m’inchino bacio le mani
ostinata cieca implorando
briciole di sorriso che plachino
fame e sete d’amore di un pazzo cuore
gonfio di speranze frustrate
di attese deluse di carezze sfuggite.
occhi ciechi di maschio vile e sprezzante
davanti a te m’inchino bacio le mani
ostinata cieca implorando
briciole di sorriso che plachino
fame e sete d’amore di un pazzo cuore
gonfio di speranze frustrate
di attese deluse di carezze sfuggite.
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Scritto da © Gilbert Paraschiva - Mar, 04/10/2011 - 00:49
Michèle
E’ quasi l’alba, Michèle,
l’ora in cui il sole esce e non esce
e la lunga notte si spoglia lentamente
nel mare che si accende!...
E’ stata una notte indimenticabile d’amore.
Peccato: mai più potrà tornare!...
Prima a cena e poi a ballare,
l’ora in cui il sole esce e non esce
e la lunga notte si spoglia lentamente
nel mare che si accende!...
E’ stata una notte indimenticabile d’amore.
Peccato: mai più potrà tornare!...
Prima a cena e poi a ballare,
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Scritto da © luccardin - Mar, 04/10/2011 - 00:36
tra i cipressi
Lo so che non verrai
l'amore è diventato
un solitario respiro
nella malinconia della sera.
Continuare a vivere
illudendomi
che il giorno si presenti
col tuo sorriso.
Ma gli addii
quando sono tra i cipressi
sono gli addii
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Scritto da © Alda Merini - Lun, 03/10/2011 - 23:52
Ogni mattina il mio stelo vorrebbe levarsi nel vento
Ogni mattina il mio stelo vorrebbe levarsi nel vento
soffiato ebrietudine di vita,
ma qualcosa lo tiene a terra,
una lunga pesante catena d'angoscia
che non si dissolve.
Allora mi alzo dal letto
e cerco un riquadro di vento
e trovo uno scacco di sole
entro il quale poggio i piedi nudi.
soffiato ebrietudine di vita,
ma qualcosa lo tiene a terra,
una lunga pesante catena d'angoscia
che non si dissolve.
Allora mi alzo dal letto
e cerco un riquadro di vento
e trovo uno scacco di sole
entro il quale poggio i piedi nudi.
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