Frullo di gabbiano
Sottile,
come filo di riverbero
il silenzio sussurra dietro un'ala.
Muove i cirri
sul pianale d'infinito,
si corica , distende il suo ghermire.
Percepisco il frullo di gabbiano
-solitario-
sullo scoglio che riposa
mentre l'onda indiscreta sopra il mare
fende l'occhio,
ed è come morire.
Si rincorrono i nembi all'orizzonte
descrivendo colline di corallo
sul tramonto quando piega il pomeriggio
e le ombre disegnano poi la notte.
La salsedine imbianca la mia pelle
imperla i relitti tra i capelli
con la luna che si immerge dentro l'acqua,
ondulata sorridente eterna Musa.
- Blog di Manuela Magi
- 9 comments
- 1228 letture
- Commenti
11 Marzo 2004
Hai sentito anche tu
quel brivido dentro
quando le strade di pianto
si riempirono
e da Alcalà a la Mayor
di sangue
come fiume in piena
il letto fu Gran Via
che scorse profondo lungo la metro
poi risalì ad ogni stazione
e Puerta del Sol mai fu vista così
che la gente piangeva
e s'abbracciava... ricordi?
E qui il telefono suonò.
Milleseicento chilometri per dirmi
"Noi stiamo bene"
e poi un pianto prese il cuore
Soltanto tristezza. Profonda tristezza.
E scorse il pensiero al verde Retiro
alla Castellana... le passeggiate... il sole.
Duecento fiammelle che mai spegneremo.
Dentro di noi un profondo rimorso
un brivido che ci porta via.
Ancora una volta sbagliammo
da Malasana a Alonso Martinez
da Lavapies alla Latina
dal Rastro a Casa de Campo
avremmo dovuto poner
en entredicho
ma troppo in fretta abbiamo aperto
le nostre braccia.
E questa mattina da Aluche e Moncloa
ognuno di noi dentro al cuore
ha un bus che triste riparte
...per Calle Melanconia.
- Blog di fabiomartini
- 5 comments
- 1163 letture
- Commenti
Era di Marzo
Era in una giornata come questa
dove la canizie del tempo morente
gelava anche gli ultimi sguardi
e la tramontana come scorpione
avvelenava le attese di tempi migliori.
Labbra serrate trattenevano a stento
parole affilate come sicari in attesa
di guadagnare la mercede promessa.
L’addio fu facile, ne bastarono poche
le altre si sciolsero al primo sole.
Rimasi lì, statua di ghiaccio e sale
la pelle bluastra a contemplare il delitto
mentre un ultimo refolo spezzava
con una eco di suono metallico
stalattiti cristalline appese alle mie ciglia.
Era di marzo.
- Blog di Franco Pucci
- 7 comments
- 976 letture
- Commenti
Percorso
può darsi che sia così
che ci sia un percorso una strada un sentiero
su cui siamo e camminiamo
in posizione eretta
scalciando sassi verso il ciglio erboso
immersi nella noncurante bellezza
noi e gli altri da noi
col fiato corto e gli occhi bassi
ma io sono di quelli che rallentano la marcia
che prendono il sasso in mano
e lo guardano a lungo
che alzano gli occhi alla vampa del sole
ma sappi che non l'ho voluto
non ho voluto niente
non ho voluto niente mai
solo, accade e sola sto
poco prima della svolta
dove la strada si perde e noi con lei
- Blog di Franca Figliolini
- 9 comments
- 1036 letture
- Commenti
Un giardino d'inverno,una serra di vetro,una farfalla.
Il giardiniere dice che avrò fiori stupendi su cui posarmi a primavera. Dice anche che il tiglio è un bellissimo albero; avrò tanta ombra la prossima estate,quando le api sembreranno dervisci impazziti.
E’ iniziato a nevicare nel frattempo, le stagioni sembrano così lontane tra loro!
Dai vetri, gli scheletri degli alberi potati di recente imbiancano velocemente,come velocemente scende la sera. Il profilo di un pettirosso ingentilisce le scarne appendici di una pianta,mentre lui becca la gelida aria che lo circonda.
I lampioni tagliano a metà i fiocchi ancora incerti che si sciolgono , altri che toccano terra.
L’asfalto rispecchia il grigiore plumbeo di un cielo cieco, quasi ferroso.
Mi sento chiusa dentro.
Respiro profondamente il calore della stanza, senza però provare il piacere di essere a casa.
Resto attaccata ai vetri, penso che il tramonto nel frattempo stia facendo il solito arpeggio sotto la coltre ormai diventata compatta di nubi rigonfie, quasi minacciose.
Ti sento mentre annuso l'essenza di gelsomino che si diffonde come per magia, sui perimetri trasparenti delle pareti.
Mi siedo sui gradini di un’idea, accanto a te dove la neve non c’è mai.
Sorrido, ti piacerebbe assaggiarne il sapore; sa di purezza, di acqua limpida e incontaminata. Ti somiglia.
Lo facevo sempre quando nel mio bozzolo chiudevo gli occhi e alzavo la testa verso il cielo .
Assaggiavo i candidi fiocchi posati sul palato con un senso di inspiegabile piacere,come le tue labbra,quando mi dicevano che sapevo di fragola.
Mentre le volute di caldo si intrecciano,la mia immagine riflessa sembra guardarmi e dirmi che non sono sola.
- Blog di Manuela Magi
- 8 comments
- 1226 letture
- Commenti
Sciola camminava
- Blog di tiziana mignosa
- 13 comments
- 1385 letture
- Commenti
Ci colse
Ci colse il battito di una goccia
scivolata lenta,
sulle orbite addormentate della notte.
Nell’ora senza tempo di un rimpianto Leggi tutto »
- Blog di Manuela Magi
- 3 comments
- 1342 letture
- Commenti
Madre...
Immagini sepolte
in uno sciame di ricordi,
ma tu vivi ancora in me...
Sottovoce ti chiamo,
dolcemente rispondi...
Chiuso
in soffitta
ho
la folla d'emozioni
che,
i lustri non scherniscono...
Intatta,
serbo ancor
la tua memoria e
con le mani afferro,
come carezza al vento,
i miei lontani dì
che indietro
il cuor riporta...
- Blog di rosemary3
- 3 comments
- 1078 letture
- Commenti
lo trasmetto al soggetto primo
in questa somma di piccoli passi
ogni sasso,
anche il più minuscolo
conserva l'ombra.
tu ,mio libro
custode del verbo
mi suggerisci
la parte fragile
come un petalo residuo di un fiore
che s'offre
al bacio del vento.
sono in bilico
tesa verso l'azzurro
conscia
di diventare libera
d'aria fatta.
respiro ascesa
ma radice mormora.
pazienza
copri i miei stami
l'ultima chance
all'ape di un tuo profumo.
canta con la tua voce
e sospesa scelta
nel battito di un ciglio.
un infinito scatto
sulla meraviglia
s'apre
sul particolare residuo
la vita
che aborrisce spreco.
ma sta
nel volere questo e quello
come e quando
l'incertezza di un percorso.
- Blog di ariele57
- 1 commento
- 1467 letture
- Commenti
Se io fossi...
…e se io fossi una bolla d’aria
vorrei nasconderti tra le parole
per ritrovarti in un attimo quando ti bacio
…e se io fossi la parola che ti sta accanto
ti cullerei fino al dolce approdo
per svanire poi nell’incanto dell’emozione
…e se io fossi te mi ameresti così come sono
non svaniresti nell’aria con le parole vuote
e resteresti con me anche dopo l’amore
- Blog di Franco Pucci
- 1 commento
- 933 letture
- Commenti