Scritto da © Antonino R. Giuffrè - Ven, 03/10/2014 - 10:33
Pugnala la tua vita – non esitare, a berne
il sangue caldo e resinoso – trapassala,
se l’amore non hai vissuto che nel sogno
e la notte, dove intrecciavi corone di spine,
non hai veduto che nel giorno: la tua vita,
uccidila, così inutile e così fragile - non
pensarci ancora - così nell’ombra trafugata
da incubi e teste di medusa – irremeabile.
È stata, la tua vita, una corsa folle verso
il nulla – il treno che sfrecciava, l’alba
perduta prima che la si vedesse splendere
- almeno per una volta. Gli occhi, umidi,
non aprirli più. Già da tempo ha smesso
di ridere la maschera bianca del tuo volto.
il sangue caldo e resinoso – trapassala,
se l’amore non hai vissuto che nel sogno
e la notte, dove intrecciavi corone di spine,
non hai veduto che nel giorno: la tua vita,
uccidila, così inutile e così fragile - non
pensarci ancora - così nell’ombra trafugata
da incubi e teste di medusa – irremeabile.
È stata, la tua vita, una corsa folle verso
il nulla – il treno che sfrecciava, l’alba
perduta prima che la si vedesse splendere
- almeno per una volta. Gli occhi, umidi,
non aprirli più. Già da tempo ha smesso
di ridere la maschera bianca del tuo volto.
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