Scritto da © Anonimo - Gio, 08/04/2010 - 20:24
Alzati diversamente
Alzati, alzati diversamente
nelle palpebre.
Così distesa non cogli l’orizzonte basso,
il taglio che soggiace alla finestra,
il tropico del tramonto.
Alzati. Solleva semplicemente un sì.
Semplice come dire t’amo al buio
e fuggire da ogni parallelo. Alzati, andiamo.
Hai fissità che mi allontanano dalla sera.
Sollevati. Alza il mento e deponimi
al di qua del saluto.
Alzati,
se ancora non mi hai colto,
sappilo.
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Scritto da © stellasenzacielo - Gio, 08/04/2010 - 15:46
Cado
Ho paura di sprofondare
nella nuvola piena
di sogni e timori.
Mi lasciano cadere,
in questo enorme baratro
del mio pensiero.
Scivolo,
è troppo profondo,
non credo di farcela.
Buio, notte infinita,
abbi pietà di me.
Vuoto, enorme vuoto,
abbi cura di me,
rendi la mia caduta un volo.
Brezza, pura aria,
dammi conforto.
-Tornerai a galla.-
Prima o poi.
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Scritto da © Alexis - Gio, 08/04/2010 - 14:46
Vulcano in festa
E vorrei esplodere
come vulcano in festa,
vestire il mondo dell'arcobaleno
che mi muove dentro.
Vorrei dar forma a quell'amore
di cui la mia anima si nutre,
bevendo dal solo sguardo
di quel ridente sole.
come vulcano in festa,
vestire il mondo dell'arcobaleno
che mi muove dentro.
Vorrei dar forma a quell'amore
di cui la mia anima si nutre,
bevendo dal solo sguardo
di quel ridente sole.
Alexis
08.04.2010
08.04.2010
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Scritto da © inchiostroblu - Gio, 08/04/2010 - 14:20
D'Aprile
(foto presa nel web)
E’ un foglio di carta sgualcito
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Scritto da © Marika - Gio, 08/04/2010 - 12:44
Per me l'Amore
A mio sentire ardue cospirazioni
di volgere nell'immenso etereo amore
tutti aspettano un colpo di benevola fortuna
come se l'Amore fosse qualcosa che ci sovvien da fuori.
Invece da una piccola bimba lo vedi sbocciare
in un sorriso in una carezza in un rosso fuoco del viso...
Per me,che non son poi tanto grande è proprio questo
un fiammifero che parte da dentro con cui accendere il Mondo.
Volerlo è il segreto e ascoltarlo crescerlo come virgulto dentro sè
il natural svolgersi del mistico evento che il divino attua in ognuno di Noi.
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Scritto da © Bruno Amore - Gio, 08/04/2010 - 09:30
Sapere in realtà
sto con le braccia appese
ti leggo e penso
a quanto tempo ho perso
a rincorrere sogni
meteore come astronavi
formicai d'alieni
infantile Achille alle Porte Scee
solitario e pugnace
a improbabili guerre esiziali
mentre la battaglia
era qui nel giorno lungo
d'esistenza glabra.
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Scritto da © Bruno Amore - Gio, 08/04/2010 - 08:08
Epigramma
esistono esaltanti
montagne d'amore
e inutili crateri
di dolore
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Scritto da © Franco Pucci - Gio, 08/04/2010 - 05:24
Una, cento, mille primavere.
abbiamo visto una primavera
periferie cittadine bagnate da soli polverosi
abiti di fresco cotone provocatoriamente indossati
sguardi di giovani innamorate lampeggiare ridenti
periferie cittadine bagnate da soli polverosi
abiti di fresco cotone provocatoriamente indossati
sguardi di giovani innamorate lampeggiare ridenti
abbiamo visto cento primavere
passeggiate lungo viali feriti dall’acciaio dei binari
vociare assordante di ragazzotti padroni dei giardini
ricerche affannose di panchine discrete dove amarsi
passeggiate lungo viali feriti dall’acciaio dei binari
vociare assordante di ragazzotti padroni dei giardini
ricerche affannose di panchine discrete dove amarsi
abbiamo visto mille primavere
anime quiete misurare i propri passi in simbiosi perfetta
solitari eremi scoperti anche tra folle di gitanti festosi
mani intrecciate legare indissolubili e comuni destini
anime quiete misurare i propri passi in simbiosi perfetta
solitari eremi scoperti anche tra folle di gitanti festosi
mani intrecciate legare indissolubili e comuni destini
viviamo adesso questa primavera
due cuori battere all’unisono nonostante il peso degli anni
due corpi cercarsi ancora con la pacatezza dei sensi adulti
rughe felici segnare il ricordo di mille primavere vissute
due cuori battere all’unisono nonostante il peso degli anni
due corpi cercarsi ancora con la pacatezza dei sensi adulti
rughe felici segnare il ricordo di mille primavere vissute
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Scritto da © Franca Figliolini - Mer, 07/04/2010 - 21:03
Incipit
c'è un po' di mare in quest'aria azzurra
confinata tra i palazzi
arriva da lontano ad onde vaghe
come un sogno
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Scritto da © alexmax - Mer, 07/04/2010 - 19:40
la percezione visiva
L'arte sotto qualsiasi forma si esprima,
è la percezione, il cogliere l'emozione e tradurla
in un dipinto, in un opera musicale,
in una scultura, in una poesia.
Massimo de Carolis ha fatto delle emozioni
la sua linea espressiva,
I suoi viaggi hanno contribuito ad arricchire
la mente eclettica e vivace,
a trasformare la sua passione per l'architettura
in opere di immagini, dove la ricerca, la minuzia dei particolari,
è unita ad una creatività eccellente.
Attraversando , l'India l’Africa, l’America Centrale,
l’Afganistan, annotando segni, appunti, bozzetti
sulla fedele Moleskin coglie con gli occhi e con l'obiettivo
le architetture della natura
La trasposizione poi su tela di quello
che l’autore definisce "percezione visiva"
è la caratteristica principale dell'autore.
Le linee curve e sinuose celano soggetti a volti evidenti,
a volte nascosti tra le pieghe del colore.
Colori caldi solari, colori della terra, con tecniche miste:
olio, acrilico, acquerello, china, su differenti supporti
che fanno dei suoi dipinti
qualcosa di diverso, qualcosa di unico.
Apparentemente sono dipinti astratti
dove l'osservatore attento coglie tra le forme e il colore
una molteplicità di soggetti
A ben seguire si snoda un percorso, una storia che cattura.
Un percorso di ricerca e di sviluppo
in parte tracciato accanto alla amica pittrice
Marie Paule De Ville Chabrolle,
che delinea il suo fare arte
con linee delicate figure femminili,
dall'impronta classica, cogliendo il modernismo
nel volto di una donna" La Marie de France",
alla quale riesce a donare calore ed emozione
L’autore ha prodotto tele di pacata bellezza,
data la capacità di frazionare la struttura e la forma,
amalgamando tecniche e colori
ma allo stesso tempo è riuscito
a dare un ritmo incalzante e tumultuoso
alle immagine che saturano lo spazio .
E' assolutamente interessante e di grande rilevanza
osservare i suoi bozzetti poche tracce di matita
prima di dipingere il quadro
osservare i suoi bozzetti poche tracce di matita
prima di dipingere il quadro
Si può dunque così osservare come
attraverso la creazione delle opere,
seguendo le linee delle strutture,
il soggetto si sviluppi in forme attraverso
alterne fasi emozionali, attraverso
la molteplicità di colori caldi e freddi
attraverso la ricerca di nuove tecniche.
Infatti i dipinti dell'artista
non sono solo una rappresentazione
istintiva del suo momento emozionale,
ma sono ancora in una costante ricerca espressiva.
Un lavoro di filigrane, di ricami,
di attenzioni che non possono sfuggire
all'occhio di chi osserva questi quadri.
recensione di PiccAro liberamente tratto da un testo di P. Menarini
riferimenti:
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