Scritto da © Mnemosyne - Gio, 05/07/2012 - 09:58
Strade di ossa
Rannicchiata sul pavimento, lentamente
percorro i sentieri delle mie ossa:
un attingere.
Mi rivedo, in certi giorni, allungare
le labbra tagliate dal gelo, sorrisi
di cui non ricordo il sapore;
ballare coi lupi, il fuoco a distanza;
parlare agli alberi, in un abbraccio.
percorro i sentieri delle mie ossa:
un attingere.
Mi rivedo, in certi giorni, allungare
le labbra tagliate dal gelo, sorrisi
di cui non ricordo il sapore;
ballare coi lupi, il fuoco a distanza;
parlare agli alberi, in un abbraccio.
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Scritto da © Mnemosyne - Mer, 04/07/2012 - 07:47
Trecce color corallo, dicesti.
Sono di ritorno dal mio viaggio, a piedi nudi, come sempre.
Ti ho toccato: eri sul filo di porpora dei tuoi pensieri e li ho leccati per sentirne il sapore.
Mi sono piaciuti, ci ho fatto l’amore.
Ti ho toccato: eri sul filo di porpora dei tuoi pensieri e li ho leccati per sentirne il sapore.
Mi sono piaciuti, ci ho fatto l’amore.
Stringevi, quasi avessi paura che scivolassi dalle tue mani.
Mai.
Mai.
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Scritto da © Mnemosyne - Mar, 03/07/2012 - 09:00
Note in diesis
Mi sono svegliata senza stagioni, stamattina,
ma già sapevo dove appendermi e guardare.
(Scambio di linfa. Di lingua. Di sangue. Vuoi?)
Sorridevo ai miei pensieri, sconci e puri,
unici, come certe note in diesis
che penetrano l’essere e si amalgamano
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Scritto da © Mnemosyne - Lun, 02/07/2012 - 08:23
E le cose
Ampi i crepuscoli: sono respiri con la bocca.
Lunghi come steli di fiori selvatici,
nuvole tirate dal vento.
E scricchiola, il legno, non dorme mai:
culla parole mai nate, perennemente in grembo.
Ricordo quando mi era concesso accarezzare il sole,
guardarlo negli occhi:
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Scritto da © Mnemosyne - Sab, 30/06/2012 - 08:42
Memoria
Tocco il greto del vecchio fiume
percorrendolo sino ai confini.
Arrivo all’impronta del mio corpo,
sfracellatosi al suolo:
nemmeno l’erba vi cresce,
per rispetto, si scansa.
percorrendolo sino ai confini.
Arrivo all’impronta del mio corpo,
sfracellatosi al suolo:
nemmeno l’erba vi cresce,
per rispetto, si scansa.
E poi il buio, poiché la luce
è un inutile orpello:
è un inutile orpello:
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Scritto da © Mnemosyne - Ven, 29/06/2012 - 07:25
Apnee
Mentre l’occhio avvezzo coglie,
sul finire della notte,
la differenza di cromie
nella danza delle luci e delle ombre,
un fluido privo di odore
scivola dalle falangi frantumate;
l’alba ed i merli sbriciolano
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Scritto da © Mnemosyne - Gio, 28/06/2012 - 13:10
Status
Le ossa hanno penzolato dalla carne,
strani ninnoli di vite interrotte.
Si urtavano come acchiappasogni nel vento,
quando il vento non c’era
e neppure la pioggia a lavare dal sangue.
I buchi neri lampeggiano in certe giornate
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