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Poesia

Dedica (quando la poesia si colora...)

[quando é nato era piccolo, 
rosso e congestionato
il tempo ha medicato le ferite, 
ali forti gli ha donato]
 
Ora vola, nessuna rete lo può fermare, 
tanti pensieri e idee lo aiutano a migrare

Dimmi che non abbraccerai altre stelle

Dimmi che non abbraccerai altre stelle
mentre l’ombra della luna si dissolverà
unicità fu quella del compiacersi.

 

dell’amarsi sfidando l’impossibile
mentre la pioggia bucava il tetto
e noi sotto stretti in una morsa d’affetto.

 

Emozioni taciute

cigni
solisti nell'imperturbabile gioco di sensi
avvolgente lune indissolte
nel mare delle emozioni taciute
sorseggiamo sfumate nervature d'amore
in arcobaleni foderati d'intimità
emozionali porpore di baci
muovono inaspettati sussurri nel ventre
coinvolto nel crepitìo di febbri primaverili

La nostalgia del mare

qui
 
all'incrocio tra il turchese e la roccia
sotto la fiamma delle bouganville e il rigoglio delle essenze
 
/il metronomo della risacca
a dare ritmo al respiro/
 
la nostalgia del mare
è vastità/cuneo

nel buio e nella luce

Sentire nell'anima
la presenza della morte
la sua pietà che s'inchina
davanti alla vita inanimata
come una madre
stringe a se l'ultimo addio
nel suo volto scarno
non c'è sguardo
ma solo rughe
scavate nel dolore

Compagni di viaggio...

Non tutto il male vien per nuocere.

Non tutti i momenti tristi, malinconici..o semplicemente difficili...

lasciano in noi soltanto cose negative.

Anzi..a volte sono proprio questi momenti avversi..queste improvvise e dure scalate sul nostro cammino..che ci fanno capire quanto in realtà siamo fortunati..

Torno da me

E ….. mi allontano da me
per perdermi Sola
in boschi ombrosi
profumati di viole…..
rumore di passi lievi e felini
su secche foglie
alberi nudi
con rami protesi al cielo
come braccia bramose…..

Tasche piene

 
 
Ci scivola fuori dalle tasche
quello che ti ostini a chiamare amore.
Ma io in quelle tasche ci vivo, ti conosco.
E so qual è il momento esatto in cui tirare su i piedi
per non ritrovarli inzaccherati nel fango.
Che ogni volta ci ho rimesso l’anima per ripulirmi.

Livellando spazzatura (quasi parodia)


Fa Don Vomero a Scampia
sei pezzente passa via
è città per importanti
uomini nobili ed eleganti
col tuo sporco nauseante
tu m'ammorbi anche le piante.
E come osi pidocchioso
disturbare il mio riposo
qui del mare c'è la brezza
non di certo la mondezza.

Cuore... mente... anima

Cuore...mente...anima
I
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ll cuore, la mente e l'anima
sono il battito della vita,
acqua che scorre
da rigoli generosi.
Percorsi che s'intrecciano

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