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cose così

Pensieri corti ( IV° cap.)

il cuore e il vento
 
Soffia forte amico mio,
ho legato il cuore
all’aquilone dei miei pensieri.
Fallo volare in alto.
 
****
liberi aquiloni
 
Ho liberato il mio aquilone
non credo che lo rivedrò più 

Pensieri corti (III° cap.)

l’occasione persa 
 
Quando sono morto, io non c’ero.
Ero troppo impegnato a vivere.
E’ stato un bel funerale, mi hanno detto.
Peccato, sarà per la prossima volta.
Avvisatemi prima, però!
 
****
parallelismi
 

Pensieri corti (II° cap.)

immersione
 
Mi immergo nel lago profondo
dei tuoi occhi cristallo.
Discendo le correnti ,
mi soffermo sulle tue labbra.
Poi giù, fino al tuo cuore.
Dolce approdo per chi sa nuotare.
 
****
ingordigia
 
So cosa vuol dire

Cose Così [del catino e delle noci]

Le nostre barche nel catino
soffiate e capovolte
le vele appena sotto il filo d'acqua
lo scafo è un gheriglio
e noi le noci 
 
 

Tutti i bimbi sono buoni e fanno ooohhhhh

Nell’aprile del 1889

in quel di Branau

nasceva un bel bambino

e sin dalla nascita

si sentì legato alla madre

morbosamente.

Per tutta l’infanzia.

fin da piccolino

dimostrò propensione

per l’arte del disegno

e un grande amore

per gli animali.

La canta della conta

“onze, donze, trenze,
quale, qualinze, mele, melinze,
riffe, raffe, cece”…
 
un pallottoliere bambino
due lacrime sul cuscino,
mia madre col suo sorriso
che mi asciugava il viso
 
disteso, gli occhi chiusi

Cose così [ di danze, di perdoni]

Le mani, le mani
sanno di danze, di perdoni
sanno, le mani
di fronti appoggiate e sudate
di strade accennate
e ceffoni
sotto le ciocche 

Pensieri corti (I° cap.)

amore al mare
 
Nutrivo con acqua di mare
le foglie di un giovane amore 
bruciato ai raggi del sole
è rimasto un pugno di sale.
 
****
amore rappreso
 
Come sangue rappreso
su un cuore ferito
da un amore concluso

Cose Così [del vino bianco, fermo]

Noi, si, noi ci salveremo
dalle gocce sparate a spillo
a scoppiarci i palloncini
diremo di si a duemila no quando
saremo
sul dorso di un cavallo di legno
sopra la mezzaluna
dentro la musica, stretti
e fuori anche di più

La crocifissione (delle gazze)

 
Ogni anno, come una ricorrenza
nei mesi appresso la Pasqua del Signore
gli sprovveduti devoti di Artemide
immolano alla dea gran numero di gazze
crocifiggendole in nome dell' arts venandi
prossima e futura.
Quelle son ree di saccheggiare nidi
cibandosi di uova e di nidiacei

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