Parole vive nonostante
le parole non dette tra noi
sono figlie di muti pensieri
lame sottili, lacerano cuori
risvegliando vecchi rancori
le parole non dette tra noi
sono figlie del senno di poi
celano l’ansia dell’affanno
per nascondere il danno
le parole non dette tra noi
hanno tutte lo stesso sapore
del veleno che spesso ingoi
per accettare nuovo dolore
le parole non dette tu lo sai
indifese dal silenzio tra noi
abortite come figlie sconfitte
erano vive e te le ho scritte
- Blog di Franco Pucci
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Il dolore dell'assenza
Era dolce il dolore dell'assenza
-prima-
ti sentivo tra i coralli
-nei fondali-
Mi tingevi di quel rosa dei tramonti
quando investe l'orizzonte
-e si fa sera-
Mi nuotavi tra i capelli
-anche di notte-
dentro ai sogni
che filtravano tra gli spazi.
Sulle palbebre che tremavano di pace
io amavo nel sentirti sulla luna.
La mia Musa ti cullava tra le braccia
indicandoti la via del ritorno
se perdevi la mia luce tra le stelle
più preziose di me,
-che ero al buio-
- Blog di Manuela Magi
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Egli è
Muove piano
- Blog di taglioavvenuto
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Lucida follia
insegui un sogno sfuggito dal recinto del sonno
corri all’impazzata per le vie del centro
la gente passa commiserando il tuo stato di alienazione
affannosamente cerchi con lo sguardo tracce del sogno fuggiasco
lo trovi alfine seduto nel silenzio lercio di un loft in disuso
lentamente si volta ti guarda e ti riconosci
ti troveranno così al mattino seduto in un loft di periferia
e li guarderai sognando con occhi di lucida follia
mentre le mani in aria disegnano cuori alieni
- Blog di Franco Pucci
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pioggia..grazie..
sola...
non sono triste,
la solitudine mi piace,
o forse non voglio ammettere a me stessa che lo sto semplicemente aspettando.
Mi dondolo avanti e indietro sull'altalena.. mi sento proprio una bambina,
lascio che i miei pensieri dondolino con me.
Raffiorano i miei ricordi persi nel labirinto della nolstalgia,
Io non voglio dimenticare!
Anche se molte voci mi dicono di farlo.
Uno strano rumore taglia il filo dei miei pensieri, pioggia...
le gocce cadono e baciano la terra..
mi irrita l'umidità e presto corro al riparo...
il vento gelido nell'aria sfiora la mia pelle,
adesso come torno a casa?
Lui è sotto la tettoia insieme agli altri.
voglio oppormi, voglio oppormi ai miei pregiudizi...
corro sotto la pioggia.
mi fermo e lascio che le gocce bacino pure me,
incrocio le braccia e divento tutt'uno con l'acqua.
chiudo gli occhi.
magari mi credono pazza, ma al diavolo!
Lui mi abbraccia amichevolmente,
...noltalgia...dannazione!
gusto quel caldo momento, tremo di gioia.
Lascio che la pazzia pervada il mio corpo,
mi metto a correre sotto la pioggia,
corro nel vasto prato, che orami è soltanto un pantano di fango.
Le mie ballerine sono in condizioni pessime, ma ora l'umidità non mi da più fastidio.
Mi piace.
Anche lui corre. Ridiamo. Scherziamo.
non gli piaccio, ma io sto bene! Ancora non ci credo.
E non ci credo che mi sono lasciata andare sotto la pioggia.
Torno a casa.
Vuoto.
Non vedo l'ora che sia domani... per riverti ancora.
Grazie pioggia..grazie mille per la felicità che mi hai regalato, nonostante l'odio che provavo per te...
- Blog di cuore.innamorato
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Una luce
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- Blog di flymoon
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Contr'addizione
- Blog di ferdigiordano
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La trebbia
mi voglio benissimo
quando mi abbraccio
come il mannello
di grano il covone
e posso tranquillo
lasciare che i pensieri
vengano dal vento scossi
spillandone versi
come le spighe battute
nella trebbia rombante
per farne chicchi preziosi.
- Blog di Bruno Amore
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Sull'attesa
Alexis
15.05.2010
- Blog di Alexis
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Come una lavandaia
Ho sempre considerato la mia anima come un fazzoletto di terra da curare amorevolmente. Durante la mia giovinezza l’ho seminata a prato. Un verde, tenerissimo e affascinate prato. I miei pensieri, le mie emozioni la sorvolavano leggeri come nuvole multicolori di farfalle. Gli anni, come mandria imbizzarrita di bufali, l’hanno attraversata calpestandola, lasciandola brulla e lordandola di escrementi indesiderati. Ora, con l’esperienza e le poche forze che mi rimangono, mi accingo ad una impresa titanica: la pulirò e laverò come provetta lavandaia, portandola alla fonte a me più vicina e cara, il mare. Poi seminerò di nuovo e aspetterò…
- Blog di Franco Pucci
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