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blog di Mariagrazia Tumbarello

sconosciuta

 par lo sforzo mantenere
in equilibrio raso al cielo,
i miei pensieri,
per timore
che la folata improvvida
li sollevi a mareggiate estranee,
e mi divenga io
stessa sconosciuta.

delicate cure

muliebri colori
intesson delicate cure
di razzi estrosi,
sapessi di ritrovarti
nell'etereo fiume solcato di nulla,
mi proporrei
come dama insostituibile,
invece
son solo goccia
che arretra
 per timore di perdermi,

notti di fantasia

ci han sorpreso i gabbiani,
navigare a vista
su quel pendio
che digrada a mare,
dove il collo lungo
della battigia
si stringe a dar sgomento;
a ormeggiare discreti
gli arnesi
del caso,
e i baci che volavano,

rose fresche

scivolami dentro,
delicatamente,
come le dita
che si appoggiano alle mie,
senza il sostengo delle parole,
guadami, espugnami,
senza far peso
alla luce che c'interroga,
bagnami di rose fresche,
al talamo, sai?,
non siamo

danzare

che voglia
di danzar
sopra gli scogli a piedi nudi,
al largo di un oceano
che si offre alla vista
come le fragole al morso,
deliziosi
i tuoi passi solitari
che la battigia attenta
si mangia di novità,
incuriosisce di me,

cembali divini, le tue mani

cembali divini
le tue mani vagheggiate
e prossime,
danze di corpi muti e solitari
volteggiano
parole
mai dette,
solo invisibili sospiri
che si accalcano
tra le inferriate vuote
di questo misero dramma umano.

alleato

Mi è alleato
il crepuscolo,
che m'interroga di silenzi,
e m'induce
a tracciar di amare solitudini
la compostezza
di quello sguardo impavido
sul guanciale sfatto
del sonno,
ed è alla luce
che domando comprensione

non a caso

Non è a caso
che il turbinio del vento
sceglie
le foglie mature alla caduta:
è così che forma la nuova generazione.

intessiamo coalizioni, ma siam sostanzialmente soli

alla legge dell'oblio
opponiamo catene
di assensi forzati,
che illusoriamente
spostin la residenza
in eden affollati,
ma il destino
ha memoria retroattiva,
non l'inganni
se assommi
alla fatica del giorno

coloro

appagando
subdoli pensieri audaci,
contrastati solo
dall'amenità del volo raso
di cinciallegre sfiorite
per troppo inceder,
m'involo leggera,
giusto il tempo della mia segreta passione,
tra i poderi ambigui della mia fantasia,

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