AnonimoRosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

blog di Mariagrazia Tumbarello

tremare

tremavamo uniti,
di fronte alla banchisa accorata,
che attendeva
unanime al respiro
il nostro favellare piano,
gravava attorno
il fiato composto
del ruminare della gente
di passaggio,
che se ancora ci penso
mi coglie

porte spalancate

spalanco le porte
dell'universo imperfetto,
calcandoci sopra
le orme in delirio
di un io affabulatore
e bugiardo,
come colpire al ventre
se non tengo spada
addosso?
con quali vetuste verità
sopporterò

Auschwitz

strade strette
d'orrore lastricate,
riverbero del nulla
attaccato al bigio cielo,
orpelli d'occhi
a guardare i capelli nudi
franti su bottiglie
rotte
per inedia spinta,
appeso al collo
il cappio perenne

averti

t'avrei,
anche assiso
sul trono celeste
che tocca le vertebre al cielo,
posato come angelo bambino
che mira l'allunaggio stupito
delle tende al sole,
t'avrei ,
anche senza l'illusorio consenso
delle anime morte

innocenti

ti bevo
d'amari calici stordita,
e io che credevo
d'essermi imbattuta
in uno spirito dai liberi annali,
e invece non siamo
che tristi fotocopie
di un mondo a rovescio,
che celebra vittorie
su altrui rovine,

frammenti

non c'è
altro luogo
che m'avvinghi di passione
come il pensiero chiuso
di una mente in lotta,
che erige templi di battaglie
in perenne disfatta,
figurarmi
le notti di lunghe carezze
e di caldi baci,

musica selvaggia

voglio musica
selvaggia
portata alle orecchie
con decisione e voluttà ancestrali,
una nota qualsiasi
che m'incanti e sorregga,
ci voglio danzare
fino ad alba inoltrata,
levando le dita al cuore
per la dannata voglia

vivere

è con timido orgoglio
che spunto ali affilate
per tenderle al giorno
che ruota indispettito,
ho il capo chino delle buone occasioni,
ma risalgo la corrente,
per rivedere
il mio profilo riflesso
in madie di dolore

baci

morbida
come bocca ch'accompagna
le tue vele astrali,
porgimi alle labbra
candele di fusa ironia,
arguta foglia secca
che scompagini
paure e ossessioni in erba,
caduchi,
ma poco importa,
da bere assorta

bimba

è un dipinto,
la mia domenica di bimba
appesa al collo
di quella motocicletta
kaki avvinta al vento,
all'aria volavano le tue note vaporose
che calavano al mio cuore,
mentre indugiavamo sguardi
sull'ultimo decollo
della plancia

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 3 utenti e 5350 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Antonio.T.
  • Il Folletto
  • live4free