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Poesia

Quasi fosse Settembre

Sfogliare chicchi d’uva come fossero rose
succose gocce rubino a ingolosire il palato
così il sapore degli anni passati insieme. 
 
[quasi fosse amore, sempre]
 
Amore zuccherino divorato a piccoli morsi

In viso al porto

 
In quest'afa immobile d'agosto

A Vittorio Sereni

In questa vigilia pesante di anteguerra
una casa promette oggi il pranzo.
Domani non si sa se il suo comignolo fumerà.
Un vento presago di inverni militari
soggiace ancora a dolci primavere
e ci circonfonde
sperdendoci nel suo spiro

Rampolli arroganti

rampolli
spregiudicati nella strada sdrucciolevole
s'arrampicano a fatica rampolli arroganti
pompati maestri di vita insinuano oscuri pigmenti
nelle logiche rituali del calamaio quotidiano
agili a provocazioni contundenti
posano sillabe su ruvidità e volgari attributi
ostentano ghignando oscene diavolerie

Silenzio, pensieri

ramo di mandorlo.jpg
Il silenzio
è un ramo sospeso nel tempo;
invade la stanza
di ore fiorite, senza istanti.
I ricordi, quando si è soli,
allagano la mente
come una marea.
La riva dei pensieri arruola gabbiani
a sbeccuzzare  spine

Mi sento sola

Come una farfalla 
in un campo fiorito
vago di fiore in fiore.
Come un granello di sabbia
in un bicchier d'acqua
mi perdo e annego 
la mia solitudine.
Tutto e` immenso
attorno a me.
Racchiusa nei miei pensieri

Ora

Ora
vorrei
essere
brezza
di mare
anzichè
vento
di tempesta.

tempo d'amare

Il tempo non fa rumore
non l'ho mai sentito gridare
è solo un'ombra 
da seguire sul meridiano
per darci un tempo.
Il mio tempo è nell'amore
nel battito del cuore
che non puoi fermare.

Ancora voliamo il tempo

Sono fuggiti in silenzio, senza frastuono
gli anni perduti, giocati per troppo amore,
l’arroganza del falso pudore ha lasciato
bisacce di sogni comprati a poco prezzo 
nei mercati della vita e un baule ricolmo
di ricordi e foderato di buone intenzioni.
 

Vorrei leggerti negli occhi

Vorrei leggerti negli occhi
per conoscere da quali
- fra miriadi di smeraldo, aurora e ranuncolo -
dei tuoi gusti fui rapito.
 
Non voglio essere più edera
erosa tra le rive del mattino,
mentre lenta recita la notte

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