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cose così

Cose Così [d'amore e altro]

Bocca di fiato
curva incisa sulle palpebre
dove dissolvere man mano
l'anima
 
affonda tra flutti di fiume 
in me che narri l'amore
non ci si perda 
nel lamento a riscriversi 

si guardi in viso 
un vissuto a cavalcioni
di stelle puntate
a stracci d'amore

a silenzi rimossi
 
Manuela

 

 

Cuore in gamba e gambe buone

Lo ricordi quel sentiero
che la notte ci legava
a quel vecchio asciugamano?
Lo strapiombo.
Lo ricordi?
L’abbaiare di quel cane abbaiato da lontano?
Era andare, era…
Come fosse il naturale
della vita al nostro fianco
e il da farsi... carpe diem.
Io laggiù insieme a te
come camminarvi sopra
tu semplicemente come…
camminarmici al mio fianco.
Ma una notte mai finita
resta li
dentro al tempo temporale
come niente andato fosse
sempre lì.
Camminarvi di normale
per chi ha le gambe buone…
Gambe e cuore
e cuore in gamba
e chi è in gamba, va lontano,
ma chi ha cuore và di più…
Sia che si ritorni indietro,
sia che si continui avanti
anche se pur solo appesi:
ma chi ha cuore... ha d’andare.

Tout se tient (a Ezio)

Il torace spaccato
Come per un’operazione a cuore aperto

La pulsazione
il flusso nell’aorta
il contrarsi spasmodico
il fibrillare
                    
   Ah

Ergo esisto - dico
                     Ho un cuore
                     e un corpo che l’alimenta
      
      Tutto concorre
      dunque
      tout se tient
      
Adesso c’è sole assai
: mi limito a vivere          
                     

 

Pensieri

  Rileggo pagine scritte 30 anni addietro o forse più. In un particolare momento .
 
Cadere dall'alto e non farsi male.    
                             Atterrare su un prato erboso, soffice come lana, morbido come un letto di pulcini dalla gialla leggerissima peluria, cadervi sopra ma...senza sacrificarli.
Un giorno sono uscita da casa perchè volevo trovare, fuori, un mondo di allegria. Mi ci sono tuffata; l'acqua era troppo bassa. Ho battuto sul fondo, ne sono riemersa lacera e contusa.   Ho provato a stare a galla, impietosa e ingenerosa si è abbattuta su me la tempesta che mi ha spaventata ma non domata.   Il tepore dell'acqua mi ha rassicurata. Ho provato a nuotarvici e calmata la bufera ho goduto di quel pò di sole che ingannandomi mi ha indotto a sperare.
Così i giorni si sono susseguiti e la vita è volata veloce, tumultuosa senza permettermi di rendermi conto di quanto attorno accadesse e come spesso accade, mi stritolava interiormente senza che potessi ribellarmi.
La VITA : deve avere un senso, nessuno può essere superfluo, a qualcosa dobbiamo pur servire...  Un piccolo mattone, un grande alto insostituibile pilastro, una pietra senza spigoli, un tufo che si sgretola, una bella ornamentale scultura.
L'uomo è qualcosa di simile nella struttura del mondo.   Non ci sarebbero, nel corso dell'esistenza, quelli che emergono se non vi fossero gli altri ad evidenziarli, quelli che inconsciamente si lasciano opprimere.   Chissà se è più facile emergere (occorre forza e determinazione) che restare pigramente inerti. Certo in questa ultima condizione si soffre di più se si è consapevoli, meglio essere ignorantemente incoscenti.
Quando si emerge, tutto diventa liscio e scorrevole. Non è la stessa cosa per chi si trova a subire, non ha scampo, non riesce a superare nessun ostacolo e la disperazione diventa padrona dei suoi pensieri.
                   Ho voluto copiarlo senza omettere niente di quanto era scaturito spontaneamente in quel preciso momento. Poi è tornata la serenità che deve sempre prevalere.
                                  Maria
 
 

tra i fili dell'arcobaleno

"nere tempestose e voraci
le onde del tempo
travolgono
gli argini.
ma il vento benigno
soffia sulle sponde
sorregge nel volo
le sparse perle
e ordinatamente
nell'azzurro
ricompone i sogni." 

A volte

A volte ci si pongono d'innanzi delle circostanze
che non vorremmo mai affrontare che con rammarico
e stupore ci impongono delle scelte anche dolorose.

Molte volte ci si annulla,quando si ama si da tutto.

A volte si soffre per una vita cercando anche un
solo attimo di felicità.

A volte si ritrova se stessi e ci si scopre
diversi più distanti,più vecchi o più bambini maturi.

A volte ci si illude di aver trovato di aver capito
ma poi ci si accorge di non aver mai capito nulla.

Atlantis

Occorse

Occorse.
La sera era maggio.
 
Il coraggio si aprì tale un coperchio
la carne
bastò battere il fondo
 
Sul piatto di portata
virtù e vizio
 
Era l’alba.
Una, delle viste

Isola nella corrente

Stanotte, con te.
Panama lontana. Notte scura
amico mio (se posso dirlo)
che sempre ho cercato e mai trovato
e come me... mai vissuto.
Parlar tuo di pesci e sorrisi
e fiestas grandes che chi t'ha letto sa.
 
Cancro di segno e di vissuto
ai fiumi i tuoi racconti
d’infanzia nel sole e isole di correnti
natura e passioni d’amore
di Mercurio e Nettuno in sesto.
Dei Gemelli hai girato tu stesso forte
e così debole uguale, come me
istrione… e padre a volte.
 
Vanitoso e capriccioso amico
tristemente perduto.
Cosa avresti
raccontato mai di corride
e toreri, di caccia grossa o di morte?
Troppo intelligente e irrazionale
per vivere ancora.
 
La morte, tuo viaggiare infinito
finalmente raggiunto...
Generazione la tua perduta.
Amor di vita
gettata ad alcool e racconti immortali.
Elettrochock fatale
per te perduta memoria, fucile
...nostalgia.
 
Lasciata onda del mare di una notte
che nessuno presto ricorderà
...e fugge perduta.
Credimi, come vorrei che tu fossi qui
tra le mie parole stanotte
tra le parole tue che leggo
e queste mie... che scrivo.
 
Dieu soit avec toi, mon ami
...Adieu.

tovaglia a fiori

parrebbe naturale
di questi tempi oscuri
il bianco e il nero
o il grigio metallo
di un imminente cielo
ed esser dunque cupi
comunque amareggiati
per tanti volti vuoti
di fantasmi senza veli
corpo e faccia
umiliati e vinti
ma si sa
è meglio l’illusione
di colori coi sorrisi
riflessi da uno schermo
che riempiono cervello
e piatto vuoto
sulla tovaglia a fiori

allenamento

 posa
 il mozzicone sbavato
di rosso carminio
sull'orlo.
 
cincischia a tasto
 prima il fior 
della tovaglia
 
 poi s'accanisce
su di una mollica
in due
la scortica
 
 
un colpo secco d'unghia
 gran scatto
  è una briciola
fa un volo
oltre il piatto

l'altra mendica.  

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