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Vittorio Pavoncello - L'esistenza virtuale di Spam Story

Sembrano le prime parole scritte nel libro della genesi quelle che rappresentano l’incipit del nuovo romanzo di Vittorio Pavoncello “SPAM STORY”: “In principio Dio creò il cielo e la terra.

La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.
Dio vide che la luce era cosa buona; ecco perché separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno”.

Mi piace qui di seguito riportare, in un nostro passato incontro, uno stralcio di un’intervista a Vittorio Pavoncello che parlava del suo rapporto con la… materia.
 
R - "La materia di per sé ha una molteplicità e complessità che invita ad approfondire ogni aspetto che la compone. Ne deriva nel lavorarla, che è un modo di conoscerla, una diversità di sensazioni che ovviamente stimolano le nostre percezioni arrivando così a scoprire o nuove sensazioni o nuovi pensieri.

Per ben cinque anni un imprecisato numero di e-mail inonda la posta elettronica di Vittorio Pavoncello, che decide di catalogarle seguendo un ordine  più o meno arbitrario; uno, fra i tanti possibili!

SPAM STORY Perché la storia di Claro e degli altri si rivela gradualmente come storia di un’impossibile riscrittura del passato e di un impossibile racconto ordinato del presente.

Quanto di autentico c’è in queste misteriosissime e-mail-e numerose? Quante esistenze virtuali sono qui “raccolte” da questo scrittore eclettico e originale?

Excipit: “…Ma di questo futuro, uno dei tanti futuri possibili, è stato proprio narrato in queste pagine. Se i soccorsi fossero arrivati in tempo, i medici dissero, si sarebbe anche potuto salvare. Ma si trovava in una via solitaria. Così come lo era stata tutta la sua vita.

È nel fascino del mistero, nella suggestione psicologica l’incanto di questa magica storia intrisa di vita e di morte.

Nel novembre 2010 alcune opere di grafica pittorica ed allestimenti di Vittorio Pavoncello sono state in esposizione a Roma alla Gallery White Cube al Pigneto in Via Braccio Da Montone 93.
 
Questa I esposizione, che ha l’obiettivo di sradicare la povertà estrema e la fame, ha avuto il titolo originale (C) ARTE DI CREDITO e rientrava nel ciclo di sei mostre dal titolo “Il prossimo mio” così come specifica Donatella Orecchia, del DAMS di Tor Vergata, nel piccolo catalogo dedicato all’opera di Vittorio Pavoncello.

 Giuseppe Lorin- intervista-articolo autori  per Rosso Venexiano

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 ♦sommario♦

a cura di Ezio Falcomer

♦Compagnia di teatro sul web Accademia dei Sensi♦

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