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Poesia

La prima volta

[img_assist|nid=8954|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=157]Sussurro…

non vacillo.

Rapite ebbrezze

emergono ovattate

ricoprendo di bagliore

corolle di dolcezza

lacrime cerulee

e ora respiro

la tua quiete.

magari in ansia

per cirri di delicati turbamenti

Fragilità

Come siamo caduti in basso noi, non s'è mai accertato
lo sai che il bisogno non è un altimetrico riscontro
perdura la destra e la sinistra attende il suo da fare.
Appoggi il desiderio a cavallo dei tuoi anni
la rotta andata a piedi o di fretta lontano
pedalare e arrivare verso la sera per soffrire

Sorgente e Alessia

Sorgente e Alessia con gli occhi sulle cose
del mare duale a poco a poco a inazzurrarle
l'anima di vetro nell'estasi incantata di una
mattinale luce salire oltre i sentieri dell'anima
di vetro in imminenza con le stelle comete
oltre i diurni approdi. Alessia procede il cammino,

Alessia sul filo della nebbia

Sul filo della nebbia Alessia, coglie
la vita nell'attimo presentito in leggero
passo di ragazza, a vagare piano nell'aria
senza fiato, a poco a poco dalla porta dei
sogni entra Giovanni e la bacia.
Esatto incantesimo sul filo della nebbia,
attesa nell'adorna via serale, un bicchiere

Pensieri corti (V° cap.)

serendipità
 
Non ti odiavo abbastanza
per vendicare il mio dolore,
cercando tra gli anfratti dell’anima
ho trovato un nuovo amore: 
sì, ora mi amo moltissimo.
 
****
ti conosco?
 

delle scale bianche e un albero di mandarino

 
Ok, d'accordo, ma nessuno m'aveva detto per che ora saresti
venuta.
Anzi neppure sapevo saresti passata.

Ti prego fermati qui

 
Ti prego, fermati sulla soglia
quando sarà il mio viaggio
quello ultimo: non puoi venire
devo andare da solo, come solo
son venuto al mondo
e prima di tacere, ho cento cose
da scegliere, tra quelle che voglio portare.
Non approveresti di quel ricordo di te

Cose Così [di radici perenni, sovrapposte]

Vieni, in trasfusione d'anima
attraversando il corpo sciolto alla bocca
sguardo giallo nel gioco del fiorire
strazio del batticuore alla laringe
 
[colpi di porte a sbattere gli stipiti]
 
mosso, come un rosso che stempera un rosa
di radici perenni, sovrapposte

Vento alieno

è l'abbaglio di un refe di luce
a trascinare il tuo archetipo
nello spietato nomadismo dei sensi
dileguando tenaci credenzie sentimentali
efficaci in una geometria ammorbidita
da calde ellissi d'amore
 
attanagliano penombre fuorvianti

Maggiano

Ricordo tutto adesso.
La memoria è bianca
come le pareti
di questa gabbia,
come questa rabbia
tersa,
nitida.
Mi hanno regalato un abbraccio
legandomelo dietro la schiena.
Non dolci sussurri
ma male parole
e siringhe svuotate nel braccio
a sedare preghiere
che gridan pietà,

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