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Poesia

trickster dell'arlecchino

 
Accomodati. come un mantra dipinto con le note, domani il Giorno Più importante della Tua Vita.
la mia vita? e che ne sai?
piccolo cuore di vetro spezzato. il Giorno è Oggi.
e allora accomodati. ho un bel letto di legno antico.

ancor di te io cerco

In un'alba
che non sa più di te
mi abbandono
nell'immobile pensiero
che nulla cerca
in quel vuoto
di ibrida sensazione
che ancor permane
dei tuoi profumi
nell'ingannare il tempo
di una tua presenza
che non possiedo

Splendido il tramonto

 L'imbrunire
tende a stupire
occhi curiosi
e cuori sensibili:
lo voglio scoprire...
 
Il cielo si tinge
rosso e arancio:
difficile
che passi inosservato...
 
La luce giallastra 
continua a segnare

Pensieri corti (III° cap.)

l’occasione persa 
 
Quando sono morto, io non c’ero.
Ero troppo impegnato a vivere.
E’ stato un bel funerale, mi hanno detto.
Peccato, sarà per la prossima volta.
Avvisatemi prima, però!
 
****
parallelismi
 

Il Mito (non c'è posto per le aquile)

Ti coloro in nettare di fantasie.
Ho smesso di credere alle coincidenze:
sono loro che credono in me.
Col pennello dei ricordi ti dipingo,
cos’altro potrei dire,
che sono io il tuo Prometeo
e tu il mio corvo azzurro?
Egocentrico, corrode l’entusiasmo.
Non ho diritto a respirarti

Maledetto pomeriggio

 
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Anche il sole è sparito

in questo maledetto pomeriggio

BigBabilonyaBeach

 
C'è un unanime cordoglio nell'affondare il coltello.
ehi, il mio amico deve salvare la pelle, non ho ragione? ehi, il mio fratello j. hoover deve salvare l'apparenza, 
non stiamo mica facendo
la storia. andiamo bello, qui tutti tremiamo come

fortuna

Ormai è troppo lontana
da ogni mio desiderio
per strappare il lembo
che sbarra gli occhi
alla dea
che di fortuna porta nome
 per liberarla da una cecità voluta
cosi che il suo sguardo
possa veder
la numerosa prole
dalle sembianze umane

A tinte forti

Benvenuti a lor Signori
nel laboratorio dei colori...
...e degli orrori
meglio conosciuto come
Laboratori Dei Corrori.

Le stanze, disposte a cerchio
sono tutte aperte
per essere ammirate
ognuna nella propria
tonalità sgargiante:

Il verde,
come l'ulivo fatto cadere
a pro della mitraglia.

Buonanotte al secchio (demenziale)

Mi sentivo al "settimo cielo"

avevo risolto "una gatta da pelare"

e me l'ero cavata "per il rotto della cuffia"..

Quel "pezzo da novanta"

m'aveva avvisato di "stare in campana"

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