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cose così

L'aquilone e la farfalla

"C'era una donna l'unica che ho avuto
aveva i seni piccoli e il cuore muto
né in cielo né in terra una casa possedeva
sotto un albero verde dolcemente viveva
Legato ai suoi fianchi con un filo d'argento
un vecchio aquilone la portava nel vento
e lei lo seguiva senza fare domande

Navigante e giullare

Per un sorriso scrivo, parlo e parlerei ore ed ore.
Starei a guardare come si guarda in cielo aspettando il primo sole.
Per un sorriso mescolo e rimescolo tra i ricordi tutto quello che può aiutarmi a strapparle un sorriso,

Non avevo i capelli ROSSI

“….Il ragazzo stava sopra un ramo è guardava dove finisce la città,
e guardava oltre a dove finisce il cielo

Il varo

Il varo
Amo la donna vergine,  amo la donna che non sia solo femmina, che abbia i profumi della natura,
amo la donna che sa amare e che sappia cosa sia il rispetto, amo la donna senza una età, ma che sia donna,
amo la madre che ama i suoi cuccioli e quelli delle altre madri, amo tutto della donna, se donna,

Diario di bordo

Eccomi, dopo anni di tentativi abortiti dopo la stesura della prima pagina, mi ritrovo a provarci ancora una volta.
Parlo di scrivere parte della mia vita passata e presente e non solo.
Chiamiamolo diario di bordo, o faraglione del naufrago, dove si sono infranti i cocci di bottiglie inviate da naufraghi che la marea ha portato verso la riva.

Quella piccola ruga bugiarda

La luce spezzetta il verde del cristallino, vibra maliziosa
la piccola ruga che gioca a nascondino sotto i tuoi occhi,
appare e scompare in questo trafficato sentiero della vita
e racconta le nostre fughe, i nostri sogni, il nostro amore.
 
Le storie scritte nelle mille e mille pagine del nostro libro

Pagine bianche

 
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Cose Così [di neve grano]

Stendere al sole
angoli ora rette
armoniche a bocca
diluite e dritte
 
neri china
gocciolanti di neve grano
tramortiti elettrici
fili sovrapposti
 
questo volarsi
in vene di cotone
rondini azzurre
su viali di guglie

E io che il militare non ho fatto

Non ho truccato le carte.
 
Ma il caso volle che non ci fossero armi da imparare
né scarponi da indossare né il grigioverde caserma
così mi sentii uomo egualmente a metà della strada,
e il passaporto per la maturità aveva un timbro rosso.
 

Il gabbiano con gli occhi da falco

Sono arrivato sin quassù con volo arcuato, ora
aggrappato a questo lembo stracciato di nuvola
riposerò le stanche ali di gabbiano mistificatore
scruterò il palcoscenico con i miei occhi da falco.
 
Stanco d’istrioniche esibizioni nel circo della vita

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