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Compianto su Silvio (non ancora) morto.

Capacità d'amare

un volto improvviso...il tuo
nel flebile respiro di vento
quasi sfiora gli zigomi angolosi
eppur suadenti
in quel traghettare morbide ondosità
che in sordina fanno breccia
nel gioco ammaliante che toglie il fiato
 
e quel frangente accorcia la distanza

Aulenti pensieri...

[img_assist|nid=13678|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=134]Aulenti pensieri
come una carezza di primavera
sfiorano la tua essenza
e tutto si veste di
romantica emozione...

D’un assalto al cuore, hai fatto tua la guerra

Si chiudono le porte nei gelidi
scantinati delle grandi case
si fanno piccoli gli amori andati
ricercando il debito di una vita
nel

Sei bella miracolo di gheparda

Sei bella miracolo di gheparda,
scabra luce in fondo alla notte;
melmosa calda alga sei;
frecce  le mie mani
ti inebriano, strette,
morbida albicocca.

Di febbre licantropa e criminale
oltraggio sepali tuoi,
irragionevole dettame d’amore,
mentre
in languido afrore marcisco

Virtù II

Tredici spettacolari insetti
tamburaggiano
nel grigio cortile
le tempie.
 
[Tum - ba-da - bum]
 
Lei seduta attenta
sul neurotrasmettitore
con le mani bianche
batte.

Approdo

Ho scommesso sulla speranza
calpestando una terra straniera,
tra le mie rughe di paura
ho sparso il silenzio. 

Oggi non riconosco
nemmeno me stessa
sotto le lacrime
degli altri.

[img_assist|nid=13672|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=150]

Castelbuono

 
U ma paisi avi u sciatu da so genti
Avi li vrazza di viddani arrustuti o suli
Avi li facci di picurara e va a cavaddu i muli
U ma paisi pasci agnedda e sparti uzzuna
Ciarma vermi e parra ca luna
E siddi u vidi o scuru ca passìa
Nserta dumanni e cunsigli spia.

'O foglio

 Cu na penna dint''e mmane,
sto fissanno chistu foglio,pecchè
'sta mente mia sta ferma...
nun me veneno penziere.
Jo me sento svacanduta
e 'stu fatto fa paura.....
ma che succieso nè
'e penziere se sò esaurite?
No, nun pò essere,
forse è sulo p''a stanchezza

Potere

Un mostro si aggira sotto la pelle delle nostre orgogliose metropoli, un idra di tenebre sciaguatta come sangue nero nelle vene maleodoranti delle cloache cittadine; o forse una chimera- ottenebrante, allucinogena, che, come droga, ci s’inietta dentro, nel sangue, e ci ubriaca di cattiveria e di desiderio. E’ il potere.

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