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 La nave, la sala da pranzo, sembrava un sogno. Il posto a tavola, certo, non l'avevo scelto e non era il massimo, pazienza. Frugai convulsamente nella borsetta, dov'è, dov'è, il carnet degli assegni? un'ansia continua e non riesco a staccarmene. Mi rassicuro.

Visceralmente

ama soggiogare

inclinazione d'altro

fiutando

narcisistico

preferito traguardo

 

Che bella, sottile

fredda e liscia

una lama

canna di pistola

pronta a sparare

sui dubbi, a tagliare

ogni incerta,

idiosincrasia, parola tosta
tu
opposta marcia
al binario
del mio cuore.

[img_assist|nid=8478|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=135]La Luce
squarcia le nuvole
come tu hai saputo farlo
nel mio cuore
dal giorno in cui

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A volte tra le foglie di lattuga,
quando meno te l’aspetti, incontri una lumaca.
Indifferente, indisponente, continua la sua corsa al rallentatore,

Giungon distorti

i rumori

della quotidiana

distanza,

tra petali

         d'arancio

 

Certe volte siedo ancora

sulla spalletta del fosso (*)

stesso posto come cent'anni fa

e cerco d'inventarmi di vedere