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Poesia

Dove?

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M’attacco alla bocca del tunnel.
Bacio il suo vento,
e gli arruffi di luce,
sfuggiti
alla rincorsa del tempo.
E’ un sole innocente,
disperso nel nulla.
Un soffio luminoso,
inghiottito
da specchi trasparenti.

albeggiando

pose

si sposano

caute a strisce.

i colori dell'incanto

stanno stretti

 uniti accanto.

poi la luce

Blu cobalto

blu
mentre astratti sortilegi dell'ego
volteggiano in una dimensione metafisica
presagi e dolci sogni
mormorano sottilmente sembianze incorporee
quand'ecco una prece emotiva e instabile
a far scalpitare la forgia d'un credo sopito
(trasporto d'amore tessuto in un sorso di spiritualità)

L'ultima vela

L'ultima vela
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Andrò con te
vincendo le maree,
sarò ultimo capitano
vittorioso e vinto.
Spingerò la rotta
dove umili sirene

Le malve

E' qui che l'universo
si fa strano
 

dove galassie a forma di corolle
girano in profumi di pochi istanti

 

ed un via vai di comete e stelle
le fa feconde per durare eterne.

 

polvere

Era il tempo dei baci rubati
del primo respiro
all'ombra dei nostri perchè
amori vissuti e perduti
nel tempo che di noi
è solo una bugia
polvere dispersa
senza nome.

nostalgia

Ho sempre nel cuore
la nostalgia
di quel che non fu amore
mentre tu mi cercavi
ed io distratto guardavo l'infinito.

ZBG 207- 44 Un alieno a Milano

Un ammasso di detriti ricordo di una Milano piagata
ricoperti di terra e innaffiati da brume ottobrine,
ciuffi spaesati di verde malato penosamente spuntati.
Era nei sogni bambini una montagna da scalare,
una vedetta da dove scrutare e immaginare voli

Anime in viaggio oltre l’ignoto

Carro con cavallo.jpeg
Colare calamai d'azzurro in occhi
incollati al finestrino del treno in corsa
è spazzar via impronte opache
dagli sguardi di commiato
oltre il vetro irriverente.
 
Levare la mano rossa
oltre l’oscurità emozionale

Sabato di luglio di Alessia

Poi, spostata ad Ovest la vita in
auto con Giovanni verso di rigenerazioni
luoghi, granai e verde di prato a contenere
la sorgente, Alessia rosavestito
nel gioco armonico dei chiari mattini
ad iridarla, sabato di agosto nell'affacciars
sorgivo tra le cose di sempre a bere acqua

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