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Poesia

Ho ricordato a dio tutti i miei figli uccisi

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Ho ricordato a dio di tutti i miei figli uccisi

Ancora voliamo il tempo

Sono fuggiti in silenzio, senza frastuono
gli anni perduti, giocati per troppo amore,
l’arroganza del falso pudore ha lasciato
bisacce di sogni comprati a poco prezzo 
nei mercati della vita e un baule ricolmo
di ricordi e foderato di buone intenzioni.
 

La corda tesa

Ho frecce ancora
nelle mie mani
da tendere all'arco del cielo
prima che il buio cali.
Ho frecce e schiocchi labiali
da scoccare al bersaglio
delle tue labbra
mentre gli occhi
ricambiano gli occhi,
la pelle
ricambia le mani.
Ho frecce si,
ma i tuoi occhi
sono più forti

Quell'aria della sera

Quell’aria della sera
 
 
Perturbare del fato
ingenuo il rigirar dei giorni
attesa da una finestra chiusa
orizzonte lunare
si affaccia lontano
resto a rimirare i monti
a respirare

Selvatica, silvestre, sinuosa performance

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Illustre

te tonica

d'impatto

celebri la tinta

dell'estasi soave,

azione.

 

 

Sfavillante

domani

lasciare dovrai il tuo porto

per navigare

nel comune universo

 

un guscio di noce

avrai  per sostegno

ma remi forti

su cui appoggiarti

 e le stelle amiche

per non perderti

Istinto

istinto
battibecca rumoroso nelle ali della coscienza
l'epidermico istinto
muove e smuove reconditi rigurgiti emozionali
a intrattenere carcasse mormoranti ambiguità
(semi di luna titillano intensamente le papille del corpo)
rimuginano in quelle stanze celate
penombre su voragini di pensieri

Domani...

Domani
Domani
ti cercherò
tra gli appunti
della mia memoria
e slegherò
il mio cuore
dal tuo.
 

innamoramento

Ma a chi canta l'amore
la mia anima
se serenate a donne
io non ho da fare
e ne che io conosca
chi mi dia lusingha
nella femminile sua malizia
sarà che tu sei
propio solo amore
che ognun si specchia
nelle tue parole

Il faro

Vivido l’arancio inattinico della luce guardiana
proietta ombre cremisi all’incendio del tramonto
mentre riflessi rosso sangue graffiando il mare
rimandano messaggi luminosi al buio incipiente.
 
Ritornano i legni sparsi all’orizzonte al richiamo

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