Scritto da © webmaster - Dom, 04/10/2009 - 22:55
numero sillabe
................
sillabe su cui cadono gli accenti ritmici
.............................
esempi
.............................................................
binario
2
1 sillaba
Dié/tro
quàl/che
vé/tro(G. A. Cesareo)
ternario
3
2 sillaba
Tos/sì/sce
tos/sì/sce
un/pò/co
si/tà/ce
(A. Palazzeschi)
quaternario
4
1 e 3 sillaba
Sù/vo/ghià/mo
(F. Redi)
quinario
5
1 o 2 e 4 sillaba
Quàn/te/ ca/dù/te
(G.Giusti)
Il/ mòr/bo-in/fù/ria
(A. Fusinato)
senario
6
2 e 5 sillaba
Che/pà/ce/la/sé/ra
(G. Pascoli)
settario
(settenario)
7
1 e 6 sillaba
1, 4 e 6 sillaba
2 e 6 sillaba
3 e 6 sillaba
4 e 6 sillaba
Sié/pi/di/me/lo/grà/no (g. Pascoli)
Tòr/na-a/fio/rìr/la/rò/sa
e/mòl/le/si/ri/pò/sa (G. Parini)
La7cam/pà/na-ha/chia/mà/to (D. Valeri)
con/ser/va/trì/ce-e/tér/na (a. Manzoni)
ottonario
8
3 e 7 sillaba
Dol/ce/mén/te/muor/feb/brà/io
(G. D'Annunzio)
novenario
(nonario
9
2, 5 e 8 sillaba
Tu/mòn/di/pér/si/ca/dòl/ce
(G. D'Annunzio)
decasillabo
10
3, 6 e 9 sillaba
S'o/de-a/dé/stra-u/no/squìl/lo/di/tròm/ba
(A. Manzoni)
endecasillabo
11
6, 8 e 10 sillaba
4, 8 e 10 sillaba
4, 7 e 10 sillaba
Nel/mez/zo/del/cam/mìn/di/nò/stra/vì/ta
Mi/ri/tro/vài/per/u/na/sél/va-o/scù/ra
Per/me/si/và/nel/l'e/tér/no/do/lò/re
(D. Alighieri)
Incantesimi lab (laboratorio di Poesia) a cura di Maila Meini per Rosso Venexiano
Oltre il contenuto: il linguaggio poetico
La comprensione del contenuto non esaurisce la comprensione del testo poetico. L'argomento, in effetti, è importante, ma in una poesia altrettanto importante è il modo in cui quel contenuto viene espresso, cioè il linguaggio usato, detto appunto linguaggio poetico.
Per capire veramente a fondo un testo poetico (e ovviamente per scriverlo), dobbiamo capire come è fatto.
In particolare, prenderemo in esame i seguenti punti:
-
gli aspetti metrico-ritmici, cioè quegli elementi espressivi che in un componimento poetico producono gli effetti sonori, ritmici e musicali che distinguono il testo poetico dagli altri tipi di testo e che sono: a. il tipo di verso sceltodalpoeta; b. lo schema delle rime, quando ci sono; c. il sistema delle strofe in cui i versi si riuniscono;
- il lessico, cioè le parole che l'autore usa, selezionandole tra tutte quelle che la lingua offre, perché le ritiene più adatte a esprimere quello che vuole esprimere, e caricandole di particolare significato;
- le strutture sintattiche, cioè il modo in cui il poeta dispone nel suo testo le parole, magari violando la sintassi normale allo scopo di conseguire particolari effetti espressivi;
- il linguaggio figurato, cioè gli espedienti che il poeta utilizza per produrre immagini particolari attraverso accostamenti inediti delle parole e dei loro significati.
Analizzeremo uno per uno questi elementi.
Gli aspetti metrico-ritmici: il verso
Il verso è l'elemento formale più evidente che differenzia un testo poetico dagli altri testi: quelle "righe", più o meno brevi, che non arrivano mai al margine laterale della pagina e lasciano ampi spazi bianchi sono indubbiamente l'aspetto più tipico di una poesia.
Dal punto di vista tecnico, il verso è un insieme di parole costituito da un certo numero di sillabe e caratterizzato da un'alternanza di sillabe accentate e di sillabe non accentate e dalla presenza di una pausa principale alla fine, e da una o più pause interne, o cesure.
La specificità ritmica di ogni verso della tradizione poetica italiana, infatti, è data dalla particolare combinazione tra il numero delle sillabe che la costituiscono e la posizione degli accenti e delle cesure che caratterizzano le sillabe stesse.
In base al diverso numero di sillabe che contengono e alla diversa distribuzione degli accenti che colpiscono le parole e delle cesure, i versi possono essere di vario tipo, come risulta dalla seguente tabella:
Il verso è l'elemento formale più evidente che differenzia un testo poetico dagli altri testi: quelle "righe", più o meno brevi, che non arrivano mai al margine laterale della pagina e lasciano ampi spazi bianchi sono indubbiamente l'aspetto più tipico di una poesia.
Dal punto di vista tecnico, il verso è un insieme di parole costituito da un certo numero di sillabe e caratterizzato da un'alternanza di sillabe accentate e di sillabe non accentate e dalla presenza di una pausa principale alla fine, e da una o più pause interne, o cesure.
La specificità ritmica di ogni verso della tradizione poetica italiana, infatti, è data dalla particolare combinazione tra il numero delle sillabe che la costituiscono e la posizione degli accenti e delle cesure che caratterizzano le sillabe stesse.
In base al diverso numero di sillabe che contengono e alla diversa distribuzione degli accenti che colpiscono le parole e delle cesure, i versi possono essere di vario tipo, come risulta dalla seguente tabella:
tipo di verso |
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quàl/che
vé/tro(G. A. Cesareo)
tos/sì/sce
un/pò/co
si/tà/ce
(A. Palazzeschi)
(F. Redi)
(G.Giusti)
Il/ mòr/bo-in/fù/ria
(A. Fusinato)
(G. Pascoli)
(settenario)
1, 4 e 6 sillaba
2 e 6 sillaba
3 e 6 sillaba
4 e 6 sillaba
Sié/pi/di/me/lo/grà/no (g. Pascoli)
Tòr/na-a/fio/rìr/la/rò/sa
e/mòl/le/si/ri/pò/sa (G. Parini)
La7cam/pà/na-ha/chia/mà/to (D. Valeri)
con/ser/va/trì/ce-e/tér/na (a. Manzoni)
(G. D'Annunzio)
(nonario
(G. D'Annunzio)
(A. Manzoni)
4, 8 e 10 sillaba
4, 7 e 10 sillaba
Mi/ri/tro/vài/per/u/na/sél/va-o/scù/ra
Per/me/si/và/nel/l'e/tér/no/do/lò/re
(D. Alighieri)
(La prossima volta continueremo con la funzione e il ritmo)
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